Sono principi molto in voga che però spesso di risolvono in volenterose dichiarazioni di intenti senza apportare reali vantaggi né alla Società né all’Ambiente.

Il progetto nasce per volontà di F.O.R.I.A, una società nata per fornire servizi al settore Retail nella filiera dell'alimentazione, tra cui spicca la validazione delle vite utili dei prodotti freschi, in particolare di quelli venduti al banco. Le grandi quantità di cibi gestiti hanno fatto nascere l’idea di ridurre gli sprechi e di valorizzare i prodotti analizzati, dando il giusto rilievo alla loro seconda vita, ovvero quella che si svolge dopo l'esaurirsi della loro commerciabilità ma non della loro commestibilità. Il progetto RE-STORE vuole creare un servizio di recupero delle eccedenze alimentari dalla GDO ai fini di solidarietà sociale e cultura anti-spreco, che promuova nel contempo buone pratiche di integrazione delle persone con disabilità. La Dispensa Re-storie è un progetto all'interno dei locali di F.O.R.I.A in collaborazione con La Dispensa Sociale che recupera eccedenze alimentari, frutta fuori calibro e altri prodotti non commercializzabili ma ancora commestibili mettendoli gratuitamente a disposizione delle persone, simulando un punto vendita con un assortimento che garantisca la copertura dei bisogni base e che fornisca possibilità di scelta ai clienti invece di pacchetti solidali precostituiti.

Al fine di dare una valenza scientifica alle scelte ed alle proposte che verranno fatte nel progetto, è stato costituito un Comitato Scientifico con figure accademiche ed esperti riconosciuti degli aspetti e della conseguenze legislative.

Il Comitato è presieduto dall’Amministratore di F.O.R.I.A, Gianni Di Falco, professore incaricato alle Università Cattolica di Piacenza e di Padova, dal prof. Lorenzo Morelli dell’Università Cattolica di Piacenza, dal prof. Valerio Giaccone dell’Università di Padova, da Mario Astuti e Filippo Castoldi riconosciuti dirigenti veterinari nella Regione Lombardia.

Utilizzo dei prodotti in corso di simulazione per la distribuzione ed il consumo e raccolta di quelli donati da industria, GDO e ristorazione

  • Aumento dell’assortimento anche ai prodotti non deperibili per creare un «Negozio» nel quale sia possibile fare la «spesa» che copra le esigenze di base
  • Affiancare alle simulazioni condotte per conto dei clienti delle prove per validare la seconda vita dei prodotti appoggiandosi sulla competenza di un comitato scientifico
  • Svolgimento di attività di «informazione» per razionalizzare l’uso degli alimenti e ridurre gli sprechi
  • Svolgimento di attività di «formazione» sul mestiere della vendita per aiutare l’inserimento nel mondo del lavoro

Pur con tutti i limiti dovuti alla dimensione di F.O.R.I.A si recuperano tonnellate di prodotti ancora buoni e destinati alla distruzione e decine di famiglie ne hanno fatto un punto di riferimento permanente.

Oltre agli effetti benefici diretti che la DISPENSA RE-STORE genera, la volontà di F.O.R.I.A è stata quella di dimostrare che anche nel piccolo ognuno può fare qualcosa sia per le persone che per l’ambiente.

Creando un piccolo nuovo modello si è anche cercato di rompere il cerchio della INDIFFERENZA che fa ritenere tutto impossibile ed infine accettare situazioni ritenute erroneamente immodificabili.

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